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Madreh elucubra coseh – 2022

Dal alto della mia odierna bimestrale esperienza matronale, eccovi il primo di una serie (?) di brillanti gargarismi mentali dal titolo

MADREH ELUCUBRA COSEH #1

Quelle che dicono “tu non sei madrehh non puoi capirehhh” hanno ragione nella misura in cui nessuno di noi è dentro la testa dell’altro e viceversa. Ma considerare le proprie relazioni solo in funzione di questo ovvio assunto sarebbe una roba da drama queen nichiliste. 👀

Lo studio, l’osservazione o la semplice empatia verso un proprio simile (a cui magari si vuole anche bene, esageriamo) possono permetterci di farci un’idea della sua situazione o per lo meno essere in grado di fare il tifo.

Se così non fosse che senso avrebbero le scienze umane, o anche solo cercare di mettersi nei panni di un amico per consolarlo e stargli vicino? Siamo dunque destinati all’incomunicabilità? Alò.

È un po’ la differenza che passa fra documentarsi su una città o visitarla: sono due esperienze diverse, ma a) non sono incompatibili fra loro e b) danno entrambe una prospettiva sulla città che sarebbe comunque incompleta presa da sola, perché è vero che ogni viaggiatore è diverso, ma allo stesso tempo nessun viaggiatore ha tutte le verità in tasca.

In parole povere: godetevi le rinseghe dei colli dei vostri figlioli\cani\micyny\iguana\coccodrilli monaci di 15° livello e ‘unn asellate il prossimo.

(Nell’immagine un pratico esempio di rinseghe filiali bimestrali)

Madreh elucubra coseh #2

Nome del plot: PUZZODILATTE

Obiettivo di Madreh: ridurre l’entropia del cuoio capelluto

Sintesi

Ore 11: Madreh si insapona i capelli. Il Giovane esplode in un pianto dirotto.

Ore 16.34: Madreh si mette il balsamo per sfrenare i capelli che hanno passato cinque ore strizzati in un asciugamano scansando agilmNO il Giovane che dorme comodo (lui) nella fascia.

Ore 18: i capelli di Madreh non sono ancora asciutti. Non lo saranno fino al 2023. Il Giovane mantiene placido la posizione.

Plot secondario: Madreh gestisce a male parole il gatto, il quale ritiene inderogabile stendersi su qualunque supporto a lui vietato (inclusa la cesta dei panni BAGNATI).

Conclusione

Il cuoio capelluto (e la vita in generale) di Madreh naviga nel caos, ma il compenso il gatto non porta rancore.

Buon anno a voi adorabili!

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