Ogni tanto mi rendo conto di essere più stanca di quel che pensavo. Magari il morale è alto e l’umore è buono, ma poi succede una stupidaggine qualunque e mi sento divorare da un cocktail distruttivo di ansia, rabbia e fastidio, con una spruzzatina di autosabotaggio.
Se poi le stupidaggini sono due, o tre, o quattrocento e magari il mio sonno viene pure gravemente frammentato dal nervosismo notturno del Giovin Signore, inizio a chiedermi quante foglie siano rimaste sull’albero dello zen e se arriverò sana e salva a luglio, senza esplodere in un tripudio di miccette.
Concentriamoci sulle cose positive: dopo numerose peripezie e colpi al cuore, la mia domanda di trasferimento è stata convalidata.
Ora posso solo aspettare.
Beh, senza le foglie potrebbe essere una mandragora di Harry Potter …
In questo caso una mandragora piuttosto anziana XD